Commento dell'editore e quarta di copertina:
Al-Fārābī (870–950) è stato un filosofo interessato alle più svariate branche del sapere e attento lettore del pensiero greco tramandato in lingua araba. Nel volume ci si sofferma sulle conseguenze politiche che nascono dal conoscere filosoficamente la realtà che ci circonda e sul rapporto che questo sapere instaura con la religione e con le discipline da essa derivanti. A chi è rivolta la filosofia, a chi la religione? Come si realizza all'interno della città la relazione tra queste due forme di conoscenza? Che ruolo deve avere e come si deve comportare con il popolo chi possiede un sapere filosofico? Queste sono le domande che soggiacciono al pensiero di Al-Fārābī e alle quali si tenterà di dare una risposta.
Indice:
pag. 11 Prefazione, di Leonardo Capezzone
15 Prefazione, di Mauro Zonta
17 Introduzione
21 Capitolo I. Letture ed interpretazioni
21 1.1. Esiste una filosofia politica?
24 1.2. Neoplatonismo e scrittura reticente
32 1.3. La menzogna benefica
35 1.4. L'illuminismo esoterico religioso medievale
47 Capitolo II. La profezia
47 2.1. Prima e dopo il Corano
55 2.2. La profetologia filosofica di al-Fārābī
73 Capitolo III. La fondazione della filosofia
73 3.1. Platone: scienza politica e metodo dialettico
100 3.2. Aristotele: il metodo dimostrativo
117 Capitolo IV. Il mito e la Grecia
117 4.1. Una zona d'ombra
131 4.2. Filosofia e Legge, in Grecia